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Gli studenti delle classi 4D e 4B classico e 4F, 4D, 4E scientifico hanno recentemente partecipato al Viaggio della memoria a Praga, Terezin, Lidice, accompagnati dai docenti Roberto Rossi, Barbara Castiglioni, Roberto Zingoni, Leonardo Salati, Carla Saccani, Gianluca Iotti. Alcuni di loro hanno espresso in forma scritta le proprie riflessioni, che qui pubblichiamo

Noi ragazzi di 4DC abbiamo avuto la fortuna di intraprendere alcuni percorsi che ci hanno permesso di poter cogliere a fondo la portata della catastrofe che si è abbattuta sull’Europa a partire dal 1938.

Il primo percorso che abbiamo intrapreso insieme ad altre classi del nostro istituto è stato il viaggio della memoria a Praga, nel campo di Terezin e a Lidice.Questa non è stata una semplice “gita di istruzione”, ma è stato un viaggio di crescita personale e di presa di consapevolezza su quanto è accaduto.Abbiamo visitato il quartiere ebraico di Praga, il fulcro della comunità ebraica, colpita dai rastrellamenti e dalle rappresaglie. Abbiamo potuto vivere il senso di isolamento di una comunità distrutta.A Terezin, costruita come fortezza da Giuseppe II d’Asburgo per proteggere Praga dagli attacchi nemici, abbiamo visitato la fortezza minore, campo di lavoro nel quale vennero rinchiusi 32.000 prigionieri politici ed ebrei in condizioni di vita terribili, e la fortezza maggiore, utilizzato come campo di raccolta per tutti gli ebrei cechi, i quali venivano successivamente spediti a est nei campi di sterminio.Terezin può essere considerato un campo “speciale” perché è stato il luogo dell’agghiacciante propaganda nazista. Prima la visita della Croce Rossa Internazionale, che poté constatare come le condizioni di vita nella cittadina fossero normali, e che gli ebrei vivevano serenamente nel ghetto, quando in realtà gli ebrei stessi erano stati costretti a diventare attori e a mostrare come tutto andasse bene. Poi un vero set cinematografico che venne allestito nel 1944, nel quale si girò il film “Un documentario sul re-insediamento degli ebrei”.

Terminate le riprese gli attori vennero spediti ad Auschwitz, nelle camere a gas, in modo tale che non rimanesse nemmeno un testimone.

Infine abbiamo visitato Lidice. Fino al 1942 era un piccolo paese a 20 km da Praga, ma quell’anno è stato completamente raso al suolo, come vendetta per l’attentato ad Heydrich, terzo in ordine di importanza nella gerarchia del Terzo Reich, ucciso nell’operazione Antrophoid.

Ogni singola pietra è stata tolta, gli uomini sono stati fucilati, le donne e i bambini deportati. Ci è ancora incomprensibile la razionalità usata per fini così tanto irrazionali.

La nostra scelta di intraprendere questo grande viaggio è stata mossa dal desiderio di poter toccare con mano, in prima persona, il dramma della Shoah, per definizione storica “catastrofe” che ha colpito una delle più grandi comunità europee.

Pensiamo sia stata una necessità, la necessità di non dimenticare il passato per fare il modo che anche in futuro non si cancelli. (testo elaborato collettivamente dalla classe 4D classico e redatto da Sofia Valla)

Anche noi di 4FS ci teniamo a dire la nostra sul Viaggio della memoria che abbiamo intrapreso a Febbraio 2023. Alcuni di noi hanno voluto condividere la propria esperienza personale, che è diversa dall’esperienza collettiva poiché è caratterizzata dai vari sentimenti che ciascuno ha provato in modo differente, tramite fotografie direttamente dal luogo e pensieri. Di seguito le nostre testimonianze:

“Ho intenzione di condividere quanto visto nella seconda parte dell’Operazione Anthropoid, momento in cui ci siamo recati alla chiesa dei santi Cirillo e Metodio, dove i due soldati Jan Kubiš e Jozef Gabčík, insieme ad altri cinque uomini del SOE (Special Operation Executive, organizzazione britannica che si occupava di operazioni di spionaggio, guerriglia, contatti con resistenze locali, ecc…) si nascosero dalle SS che davano loro la caccia dopo la morte di Heydrich. Quando, dopo alcune rivelazioni alle SS, furono trovati i sette, la chiesa divenne teatro di un’aspra battaglia, di cui rimangono ancora i solchi sul muro fatti dai proiettili, che culminò con l’allagamento della catacomba e la morte della resistenza. Terminò ufficialmente l’operazione Anthropoid." - Gaetano Citarella 4FS

“Quand’è che un uomo è veramente morto? La domanda sorge spontanea dopo aver avuto modo di camminare nei luoghi dove hanno avuto luogo gli orrori di cui abbiamo sentito parlare e dopo aver ascoltato le storie degli individui vittime della crudeltà umana. Nei campi esistevano le torture e la morte fredda che veniva perpetrata attraverso camera a gas, fucilazione e chissà quanti altri metodi. Ma era veramente l’unico modo in cui i nazisti cercavano di uccidere i loro prigionieri? Se sicuramente esisteva la violenza pura e cruda, la vera morte dell’uomo nei campi avveniva attraverso la sua deumanizzazione. Dall’ immatricolazione fino alla fine: ogni singolo compito ed azione che veniva imposto ai prigionieri era volto alla morte del loro spirito prima di quella del loro corpo. Ma se un corpo è facile da abbattere, lo spirito di una popolazione oppressa e ferita sarà solamente destinato a diventare più forte perché quando tutto il resto viene tolto l’unica cosa a cui possiamo realmente affidarci è la nostra umanità. E forse proprio questo ha consentito a tutte quelle persone di sopravvivere in condizioni che solitamente avrebbero consentito pochi mesi di vita. La forza che derivava dalla collettività era inaccessibile persino ad intere forze armate. Quindi questo deve farci riflettere su come questo spirito, frutto della disperata lotta di preservazione del nostro lato umano, si presenti solamente in caso di pericolo. Se in caso di situazioni estreme ci aggrappiamo alla nostra umanità e alla collettività per impedire di morire, allora perché non possiamo affidarci a questa umanità sempre per evitare di uccidere?” - Benedetta Rovella, Andrea Buzzoni 4FS

“Non mi sarei mai aspettata che il racconto dell’Operazione Anthropoid sarebbe stato uno dei miei ricordi più vividi dell’esperienza a Praga. Immagino che la motivazione risieda principalmente nel forte impatto emotivo che la storia così dettagliata dell’attentato ad Heydrich e delle sue conseguenze suscita nell'ascoltatore. La più straziante è la tragedia del villaggio di Lidice, testimonianza dell’irrazionalità e della crudeltà del regime hitleriano, accompagnata dall’egoismo della popolazione testimone delle persecuzioni, dettato dalla paura di essere non più degli spettatori silenziosi, ma vittime degli stessi carnefici.”  Benedetta Rovella 4FS

"L'attentato ad Heydrich è stato l'ennesimo esempio di violenza che innesca un'altra violenza. Date le sue conseguenze, ovvero la strage di migliaia di civili tra cui gli innocenti cittadini di Lidice da parte dei nazisti, ci si chiede se la decisione di compiere quest'omicidio fosse quella giusta. È evidente che essa fosse una misura estrema dovuta alle condizioni estreme in cui i cechi vivevano e all'oppressione che evidentemente sentivano, sia da parte della Germania sia da parte di stati come la Francia, la quale era in principio loro alleata, che con la conferenza di Monaco la cedette formalmente ai nazisti. Quando un popolo si sente oppresso fino a tal punto, sottomesso sia dai nemici che dai presunti alleati, è normale che nascano sentimenti molto forti ed essi si sono manifestati con l'Operazione Anthropoid. Abbiamo davanti a noi i numeri delle vittime successive all'attentato quindi è facile per noi giudicare la sua erroneità; è più difficile immaginare il numero di persone che sono state salvate dall'omicidio di Heydrich, ma io penso che, vista la potenza e la crudeltà verso i civili dei Nazisti e dello stesso "macellaio", forse gli ottomila morti che ci sono stati sarebbero potuti essere il doppio, o anche il triplo." - Alessandro Francia

“Del nostro soggiorno a Praga ciò che mi ha colpito di più nel profondo è stato vedere di persona i luoghi in cui è avvenuta l’operazione Anthropoid. In particolare mi ha colpito molto pensare alla determinazione e alla prontezza con le quali Kubiš e Gabčík hanno portato a termine l’attentato ad Heydrich. Infatti, nonostante la pianificazione meticolosa, il giorno designato per l’omicidio, il protettore di Boemia e Moravia era in ritardo. I due soldati, però, hanno saputo attendere e quando hanno finalmente visto il veicolo di Heydrich, che in corsia di sorpasso era nascosto da un tram, hanno agito prontamente, eliminandolo. Kubiš e Gabčík erano probabilmente a conoscenza di quelle che sarebbero potute essere le conseguenze di tale attentato, tuttavia, hanno agito senza esitazione, mossi dal desiderio di libertà. Pronto era anche il popolo ceco e slovacco che ha nascosto gli attentatori con tutte le proprie forze e anche dopo la loro uccisione, nonostante la distruzione della Resistenza, ha continuato a credere nella liberazione, evitando che le ottomila persone uccise dai nazisti come rappresaglia all’attentato, fossero morte invano.” – Mattia Montanari 4FS

La rappresentante della classe 4B classico ha letto durante la cerimonia finale la poesia di Quasimodo "Alle fronde dei salici"

«E come potevamo noi cantare

con il piede straniero sopra il cuore,

fra i morti abbandonati nelle piazze

sull'erba dura di ghiaccio, al lamento

d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero

della madre che andava incontro al figlio

crocifisso sul palo del telegrafo?

Alle fronde dei salici, per voto,

anche le nostre cetre erano appese,

oscillavano lievi al triste vento».

Circolari

Circolari e comunicazioni

Circ 343 - Apertura piattaforma per Corso di recupero della formazione specifica /generale per la sicurezza e igiene sul luogo di lavoro per studenti classi prime

Agli Studenti delle CLASSI PRIME
Comunicazione in forma circolare n° 343
OGGETTO: Corso di recupero della formazione per studenti classi prime

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Circolari e comunicazioni

Circ 342 - corso di “Bio Informatica” per docenti – PNRR

Ai docenti e personale ATA
Comunicazione in forma circolare n. 342
Oggetto: corso di “Bio Informatica” per docenti – PNRR

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Circolari e comunicazioni

Circ 341 - Incontro per la scansione oraria del futuro anno scolastico

Ai genitori della classe 2 DS
Comunicazione in forma circolare n° 341
OGGETTO: Incontro per la scansione oraria del futuro anno scolastico

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Circolari e comunicazioni

Circ 340 - Partecipazione alla conferenza “La natura ama nascondersi: i filosofi antichi e la natura delle cose”

Agli studenti delle classi 2^BC e 3^CC
Comunicazione in forma circolare n. 340
OGGETTO: Conferenza “La natura ama nascondersi: i filosofi antichi e la natura delle cose”

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Circolari e comunicazioni

Circ 339 - progetto scuola MIUR – Camere penali

Alle classi 4AS - 4S – 5BS – 5FS
Comunicazione in forma circolare n° 339
OGGETTO: progetto scuola MIUR – Camere penali

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Circolari e comunicazioni

Circ 338 - Corso di potenziamento seconda prova scritta esame di stato classe 5^E scientifico

Agli alunni della classe 5^ES
Comunicazione in forma circolare n. 338
OGGETTO: Corso di potenziamento seconda prova scritta esame di stato

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Circolari e comunicazioni

Circ 337 - partecipazione allo spettacolo teatrale “Ballade”

Agli studenti della classe 1S -ls
Comunicazione in forma circolare n. 337
Oggetto: partecipazione allo spettacolo teatrale “Ballade”

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Circolari e comunicazioni

Circ 336 - Convocazione collegio docenti

Ai docenti
Comunicazione in forma circolare n° 336
Oggetto: Convocazione collegio docenti

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Notizie

News

Concorso Cantagrecia 2023

Nella settimana più canora dell’anno, merita una menzione speciale il concorso Cantagrecia 2023, un festival del greco antico - organizzato dall’Associazione Italiana di Cultura Classica “Antico e Moderno” (Roma) in occasione della Giornata Mondiale della Lingua e Cultura Ellenica.

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News

Risultati gara interna di fisica

Campionati italiani della fisica

Gara di 1° Livello – 15 dicembre 2022

Risultati Gara

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News

Medaglia d'oro alle Olimpiadi di Informatica

Ottimo risultato per i ragazzi del Liceo alla gara nazionale delle Olimpiadi di Informatica che si è tenuta a Biella dal 22 al 24 settembre 2022.

Hanno partecipato:

  • Fabio Gulmini 5F, quarto posto e medaglia d'oro
  • Tommaso Pedroni 5G, 32esimo posto e medaglia di bronzo
  • Michele Aguzzoli 5G, 58esimo posto

Vivissimi complimenti ai nostri studenti

News

L'Italia si è qualificata nel medagliere alle Olimpiadi internazionali di matematica

Alle Olimpiadi internazionali di matematica, IMO, tenutesi a Oslo l’Italia, per la prima volta, si è qualificata nel medagliere,grazie al risultato straordinario di due ragazzi reggiani, medaglie di bronzo per Gualdi Pietro e De Pietri Daniele del liceo Ariosto Spallanzani.

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