Nella settimana dal 31 gennaio al 5 febbraio 2022 si è svolta la Sessione d’Istituto 2022 del Model European Parliament.

Occorre esprimere un vero apprezzamento per quegli studenti che si sono coraggiosamente avventurati sulla strada di questo progetto.

Perché si può parlare di coraggio? Perché, in questi due anni di pandemia, in cui le loro normali relazioni tra adolescenti sono state quasi sospese, comunque interrotte da chiusure, ostacoli, contagi, la tentazione di chiudersi agli altri, in uno sterile individualismo, poteva essere forte. Invece i nostri studenti si sono messi in gioco, hanno fatto sentire la loro voce, cercando soluzioni a problemi che si presentavano difficili, a volte troppo grandi per la loro età, ma che hanno stimolato tuttavia il confronto di idee e lo scambio di proposte con gli altri delegati.

Il MEP attiva proprio questo esercizio di democrazia, perchè fa sentire i giovani delegati cittadini di una grande comunità, l’Unione Europea, che si è organizzata sui valori della pace e della libertà e che è stata capace di avviare un vero dialogo tra popoli diversi.

E questo volto solidale dell’Europa lo abbiamo riconosciuto proprio durante la crisi profonda di questi due anni trascorsi.

Non potremmo risollevarci da soli e gli aiuti economici che hanno prestato all’Italia dovranno consentire di realizzare quelle riforme di cui la nostra nazione ha estremo bisogno.

Tuttavia le sfide che l’Europa deve affrontare sono ardue ed impegnative: il problema energetico, reso ora più urgente dalle tensioni sorte ai confini del continente europeo, la tutela dell’ambiente, un patrimonio prezioso da consegnare alle future generazioni, l’allergia xenofoba e l’antisemitismo, che si sono prepotentemente manifestati nei momenti di crisi economiche e che vorrebbero trasformare l’Europa in una cittadella fortificata.

Per citare solo alcuni dei tanti problemi…..

L’esclusione e il conflitto non possono più essere accettati da un’ Europa che si proclama umanista e illuminata.

Si spera che questo progetto renda consapevoli i nostri studenti di essere dei privilegiati, nel poter esprimere le loro opinioni, diritto del tutto disatteso e conculcato in molti paesi del mondo, dove giovani come loro lottano e muoiono per ottenerlo.

E, per esprimere una nota ottimistica, si auspica che, finita questa pandemia, i nostri studenti possano di nuovo far parte della generazione “Erasmus”, animati dallo stesso entusiasmo degli studenti che li hanno preceduti, fieri di abitare in un’Europa senza frontiere politiche e libera da pregiudizi.

La scuola desidera ringraziare il presidente Andrea Ferrari, per la sua competenza nel coordinare l’intera Sessione, e tutti i chairs che, con la loro passione e il loro impegno, hanno permesso la realizzazione di questo evento.

La responsabile del Progetto MEP
Prof.ssa Patrizia Paini

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