Quale città poteva essere migliore di Roma per accogliere i delegati della XXIX Sessione Nazionale del Model European Parliament?

Proprio nelle sale del Campidoglio, luogo simbolo della nascita della CEE, con il Trattato di Roma del 1957, i 200 delegati delle 36 scuole della rete nazionale MEP, hanno aperto l’assemblea plenaria.

I 3 Istituti di Roma, l’IIS “E. Amaldi”, il Liceo “Lucio Anneo Seneca” e il Liceo “Farnesina” hanno ospitato i delegati per i lavori di Commissione. Da quest’ultimo Liceo, che ha un indirizzo musicale, il coro degli studenti e alcuni elementi dell’orchestra, diretti dai maestri del Conservatorio di “Santa Cecilia”, hanno eseguito l’Inno alla gioia di Beethoven e l’Inno di Mameli, creando un’atmosfera di intensa emozione.

Al loro arrivo a Roma, il 9 novembre, i delegati hanno avuto occasione, durante il team building, di apprezzare alcuni luoghi e monumenti famosi della città. In piazza Venezia, hanno visitato lo spazio “Esperienza Europa”, pensato e voluto da David Sassoli, che ha lasciato un grande insegnamento nel suo troppo breve incarico di Presidente del Parlamento europeo. La sua dedizione ai valori fondanti di libertà, dignità, pace, prosperità comune e solidarietà, si ritrova nella visita che si può compiere in questo edificio, dotato di percorsi multimediali finalizzati a far conoscere come funziona la politica europea, quali sono gli effetti della legislazione della UE sulla nostra vita quotidiana, i traguardi raggiunti insieme e le sfide ancora da affrontare e come possiamo far sentire la nostra voce.

E proprio il MEP, con lo slogan “Insieme in Europa”, ha lo scopo di far crescere, nell’animo degli studenti, la cittadinanza attiva, il rispetto del pluralismo e della diversità e soprattutto trasmette i valori dell’Unione, come l’inclusione e lo spirito di comunità.

Gli studenti hanno studiato intensamente, lavorando giorno e notte, sia nelle Commissioni che individualmente, per preparare risoluzioni, emendamenti e proposte su tematiche di urgente attualità.

Dopo anni di pandemia che ha privato i giovani delle loro naturali, quanto necessarie relazioni, il MEP, come palestra di vita, di public speaking consente di intessere, tra gli studenti della rete, legami e amicizie che si conserveranno nel tempo, oltre ad una sinergia tra scuole, che si potrà concretizzare anche in altre attività, che gli studenti continueranno a svolgere insieme.

Il nostro Liceo, che coltiva da oltre 20 anni questo progetto, riesce a confermarsi anche nelle Sessioni Internazionali, partecipando, per l’alta qualità del lavoro svolto, con una rappresentanza di suoi delegati e questo ci riempie di soddisfazione.

La democrazia ha bisogno di progetti come questo, ha bisogno di linfa per alimentare i valori di una cittadinanza europea.

Quello europeo è un percorso duro, difficile, a volte irto di ostacoli, ma i nostri studenti imparano a mettere in pratica i valori dei pionieri dell’Europeismo, a crederci e a realizzare obiettivi che sembrano impossibili. Sono tornati a casa con il loro badge appeso al collo, carico di ricordi, di emozioni, di competenze. Lo appenderanno per poco tempo, pronti a “rivendere” la loro esperienza nelle future Sessioni e a trasmettere la loro passione alle nuove generazioni.

La referente del Progetto
Prof.ssa Patrizia Paini

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