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Recitare è un’attività che porta a immensi benefici: l'acquisizione di più sicurezza, la creazione di nuovi rapporti, ma soprattutto permette agli attori di immedesimarsi in vari ruoli, sviluppando l’empatia verso gli altri. L'arte del recitare ha origini lontane e le sue radici sprofondano nell’antica Grecia: sono numerosi i teatri greci nel nostro Paese e avere la possibilità di esibirsi su uno di questi palchi tanto importanti suscita emozioni molto intense.

Questa è l’opportunità che abbiamo accolto calorosamente noi ragazzi dello “Spalla Furioso”, una compagnia di ventidue ragazzi dalla terza alla quinta del liceo Ariosto-Spallanzani: ogni martedì pomeriggio, dopo scuola, ci siamo ritrovati a recitare nelle aule del liceo classico, sotto la regia di Luca Cattani del Centro Teatrale MaMiMò che ci ha guidati da novembre verso la realizzazione del nostro spettacolo. Quest’anno la rappresentazione scelta è stata “Le Troiane”, una delle più emozionanti tragedie di Euripide, opera che abbiamo portato in scena non solo a Reggio Emilia, ma anche a Siracusa grazie alla vittoria del bando della Fondazione Inda (Istituto Nazionale del Dramma Antico). Infatti, dopo lo spettacolo del 16 maggio al Teatro Cavallerizza, dove ci siamo esibiti insieme ai colleghi del biennio, giovedì 22 maggio siamo partiti alla volta della Sicilia e dei suoi splendidi teatri greci, carichi di ansie e aspettative.

Sedici di noi ragazzi, accompagnati dal nostro regista Luca e dalla Professoressa Ambrogi, abbiamo soggiornato per tre giorni a Siracusa in vista della nostra esibizione, resa possibile dalla Fondazione Inda che ha permesso a noi e ad altre compagnie teatrali e gruppi scolastici provenienti da tutta Italia di recitare nel teatro greco di Palazzolo Acreide, nel siracusano. Sono stati tre giorni intensissimi, in cui abbiamo avuto la fortuna di assistere, durante la mattina, agli spettacoli degli altri istituti, e la sera a due rappresentazioni professionali, “Edipo a Colono” ed “Elettra”, nel grande Teatro Greco di Siracusa: è stato davvero emozionante ed indimenticabile.

Poi, sabato mattina, dopo aver assistito allo spettacolo di un liceo di Palermo, è stato il nostro turno di esibirci ed è stata un’esperienza incredibile: recitare sotto il cielo aperto, con il suono della natura, di fronte ai gradoni di pietra, le stesse tragedie e le stesse parole che venivano pronunciate oltre duemila anni fa è stato straordinario e, alla fine della rappresentazione, non siamo riusciti a trattenere le lacrime.

Quest’esperienza ci ha permesso di legare ancora di più, di condividere emozioni, lacrime, paure, risate, di conoscere studenti e aspiranti attori di altre regioni, accomunati dalla nostra stessa passione, di confrontarci con alcuni attori professionisti che hanno recitato in “Edipo a Colono” ed “Elettra”, di scoprire opere nuove e vederle nella cornice unica del Teatro Greco di Siracusa; ma, soprattutto, ci ha dato la possibilità di recitare in un vera cavea antica e di portare in scena una parte di noi.

Vorremmo ringraziare la Dirigente scolastica, la Professoressa Crisafi, per averci dato la possibilità di fare questa esperienza, la Professoressa Ambrogi per l'impegno dimostrato e infine il nostro fantastico regista Luca Cattani per aver creduto in noi, averci supportati e soprattutto per la sua dedizione e passione, presenti in ogni lezione. Dopo il nostro soggiorno a Siracusa, lo Spalla furioso torna più forte che mai e porta in giro il suo canto di battaglia: “Troia is on fire”!

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