Dalla leggendaria biblioteca di Aristotele a quella di Alessandria fino alle grandi Biblioteche Nazionali moderne il sogno degli studiosi e degli illuminati uomini di governo che le hanno nel tempo sostenute e finanziate è sempre stato quello di “raccogliere, se possibile, tutti i libri del mondo”. Di questo sogno “sono parte, come piccoli e modesti affluenti, anche le più trascurabili biblioteche cittadine e persino quelle scolastiche, che hanno il compito di assicurare la trasmissione periferica di saperi e conoscenze, attraverso cui rendere possibile la riproduzione di una società.” (da “Le ragioni di Teuth”).
La biblioteca del Liceo Ariosto nasce concretamente – nello spazio della scuola in cui oggi si trova – negli anni ‘70, per volontà del preside di allora e possedeva già un cospicuo fondo di edizioni antiche e di opere raccolte nel corso di alcuni secoli, secondo le stesse scansioni temporali che coincidono di fatto con la storia del nostro Liceo .All’inizio essa era soltanto un buen retiro appartato, riservato quasi esclusivamente all’illustre studioso di storia locale qual era il professor Odoardo Rombaldi, molto più amante della letteratura che delle noiose pratiche burocratiche, poi reso accessibile e frequentato anche dai docenti, che spesso svolgevano qui i loro studi, dal momento che la biblioteca era già dotata di tutti i più importanti repertori specialistici e soprattutto di tutte le fonti latine e greche.
Quando la scuola poté dotarsi anche di un bibliotecario stabile, la biblioteca divenne una vera biblioteca di Istituto.
Da allora, il patrimonio librario si è notevolmente ampliato e oggi i volumi presenti sono circa 21.000.
La Biblioteca Ariosto, in seguito a una convenzione stipulata alcuni anni fa con la Panizzi, fa attualmente parte della rete delle biblioteche del comune di Reggio Emilia, per cui tutti i cittadini possono frequentarla, prendere a prestito i libri e consultarne online il catalogo (per ora la sezione di narrativa e diversi saggi acquistati negli ultimi anni).
Com’è naturale per una biblioteca di un liceo classico, le opere presenti sono in gran parte attinenti alle discipline di area umanistica che, soprattutto nell’ambito storico-letterario classico e dell’italianistica, per qualità critica e arco temporale, costituiscono un patrimonio di assoluto valore, come si può chiaramente evincere dalla pubblicazione del Liceo “Le ragioni di Teuth”, del 2017, che offre un’accurata rassegna esemplificativa del patrimonio librario della nostra biblioteca .
Non è semplice riassumere in poche righe neppure le linee portanti,ovvero le componenti fondamentali, del patrimonio della biblioteca Ariosto, ma cercheremo di farlo seguendo la classificazione Dewey, cioè il sistema adottato per l’organizzazione della biblioteca:
Classe 100, Filosofia: ne fa parte un ridotto, ma molto significativo numero di enciclopedie e storie generali della filosofia. Più ricche sono le collezioni dei testi filosofici dell’Antichità, dove spiccano soprattutto le edizioni critiche delle opere dei filosofi più importanti, ma molto ben rappresentata è anche la filosofia moderna e contemporanea.
Classe 200, Teologia e Religione: più modesta della precedente, conta repertori e opere significative sulla storia del cristianesimo e delle dottrine cristiane, dizionari esegetici del Nuovo Testamento,i testi dei Padri della Chiesa. Per quanto concerne le religioni non cristiane, sono presenti le opere degli studi più importanti da Dumezil ai più recenti di Sissa e Detienne.
Classe 300, Scienze umane: sono presenti le maggiori opere della sociologia e della antropologia, da Weber a Lévy-Strauss, alcuni classici della storia del pensiero politico e gli autori fondamentali della disciplina, da Machiavelli ,a Rousseau, a Marx, fino ai più recenti Bloch e Arendt.
Sottosezione 330: classici del pensiero economico e repertori fondamentali come la Storia economica edita da Cambridge e tradotta da Garzanti.
Classe 400, Linguaggio: fra le opere più significative presenti in questa sezione sono da segnalare il Dizionario della lingua italiana di N.Tommaseo, il Grande dizionario della Lingua italiana UTET, il Thesaurus Linguae Latinae, il Thesaurus Linguae Graecae e numerosi saggi teorici sulla storia della filologia e della linguistica.
Classe 500, Scienze naturali e matematica: sono presenti numerosi e importanti testi, soprattutto di fisica e matematica, che mostrano come la scuola sia stata sempre al passo con le principali innovazioni avvenute nel campo scientifico.
Classe 600, Tecnologia: contiene opere utili per studi sulle scienze applicate ( medicina, ingegneria…), anche se un po’ datate.
Classe 700, Le Arti:è un settore molto ricco che, oltre a contenere opere teoriche su urbanistica , architettura, pittura e fotografia , raccoglie molte pubblicazioni pregiate su artisti e opere d’arte. E’ presente anche la classica collezione- quasi completa- de I maestri del colore.
Classe 850, Italianistica: sono presenti quasi tutti gli studi di storia, saggistica e critica letteraria più prestigiosi e imprescindibili, importanti raccolte antologiche e l’opera omnia di quasi tutti i classici, in certi casi in edizioni prestigiose e rare (solo un esempio: un’ edizione del 1839 del Tresor di Brunetto Latini). Anche il teatro è ben rappresentato, mentre dal secondo dopoguerra ad oggi la biblioteca non vanta un patrimonio del tutto aggiornato, benché siano presenti le opere complete di Ungaretti, Montale, Saba, Rebora,Caproni, per fare solo alcuni esempi.
Classe 800, Narrativa: questa sezione è quella che negli ultimi anni in particolare è stata maggiormente arricchita, a seguito della maggiore frequentazione della biblioteca da parte degli studenti e della necessità – anche ad uso scolastico- di dotarla almeno dei principali classici della narrativa moderna e delle più recenti pubblicazioni (di valore) di narrativa contemporanea.
Classe 870 e 880, Discipline classiche: è la sezione più ricca, che contiene dai fondamentali strumenti di consultazione ai sussidi per lo studio, come le opere enciclopediche dedicate al mondo classico, dalle più importanti storie della letteratura greca e latina ai vocabolari etimologici, dalla saggistica sul mondo antico alle edizioni critiche (Teubner, Belles Lettres, Oxoniense, Loeb,Valla),e a quelle divulgative delle case editrici Garzanti, BUR, Rizzoli – ma non per questo di minore valore e utilità-di tutti gli autori latini e greci.
Classe 900, Storia e geografia: un po’ povera la seconda, molto ricca la prima, soprattutto di opere di storici antichi e di una messe di Opere generali e di consultazione. Ricco il fondo di storia medioevale e numerose le opere sulla storia d’Italia (con la raccolta completa degli scritti di Garibaldi e di Mazzini). Una sezione è dedicata alla storia delle regioni italiane e a varie storie nazionali di paesi europei e extraeuropei.
La biblioteca è inoltre abbonata alle seguenti riviste, che possono essere molto agevolmente consultate, ora che sono state riordinate cronologicamente e collocate in opportuni contenitori, consultabili a sinistra dell’ingresso :
- Storia e filologia classica: Quaderni Urbinati di cultura classica, Quaderni di storia, Maia. Rivista di letterature classiche, Eikasmòs, MD , materiali e discussioni
- Storia locale: Reggio storia, Ricerche Storiche
- Arte e archeologia: Archeologia viva, Archeo, Medioevo, Arte dossier
- Scienze: Le scienze
Non bisogna dimenticare infine il cospicuo numero di opere del preziosissimo Fondo Antico.
Naturalmente questa breve disamina non rende merito alla ricchezza del patrimonio della nostra biblioteca: il modo migliore per rendersene conto è pertanto quello di perdere un po' del proprio tempo per passeggiare e magari “perdersi”fra i suoi scaffali, tenendo a mente un’ acuta e arguta battuta di uno dei più grandi bibliofili di tutti i tempi, Umberto Eco:
Se c’è un Paradiso, deve essere una biblioteca