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L’Istituto è impegnato per garantire al massimo grado possibile l’inclusione, che è stata fin dal 1970 un tratto distintivo del sistema di istruzione italiana e si realizza in termini di accoglienza, solidarietà, equità, valorizzazione delle diversità e delle potenzialità di ciascuno.
In merito alle novità riscontrabili nella circolare ministeriale 8 del 6 marzo 2013, si ribadisce, in linea con le indicazioni ministeriali, che ogni studente può attraversare temporanei momenti di difficoltà nel processo di apprendimento, ma la direttiva vuole fornire tutela alle situazioni in cui è presente un disturbo clinicamente fondato, diagnosticato ufficialmente, benché non rientrante nelle previsioni di cui sotto (L. 104/92 e L.170/2010) o un disagio dovuto a svantaggio sociale, svantaggio familiare, o socio ambientale. In tali casi, a fronte di richieste dei genitori, è autonoma competenza del consiglio di classe decidere se formulare un piano didattico personalizzato che preveda eventuali strumenti didattici compensativi e dispensativi e che ha comunque per legge durata temporanea, indicativamente da sei mesi ad un massimo di un anno.
L’offerta formativa prevede la costruzione di progetti individualizzati e non, tendenti al miglioramento e al soddisfacimento dei bisogni dell’alunno in situazione di handicap con lo scopo fondamentale di migliorarne la qualità della vita e di facilitare il suo processo di integrazione.
A seconda delle potenzialità e degli interessi di ciascun soggetto si collegheranno e si coordineranno strumenti e risorse aggiuntive presenti nel sistema formativo del territorio
Il percorso individualizzato implicito al progetto di vita si baserà su itinerari flessibili e modulari, nella prospettiva di un’educazione permanente, al fine di offrire risposte positive e concrete ai bisogni presenti e futuri dell’allievo.

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