Visite: 14412

Analisi del contesto per realizzare l'inclusione scolastica

ANALISI DEL CONTESTO PER REALIZZARE L'INCLUSIONE SCOLASTICA

Inclusione

Punti di forza

  • Nella scuola è presente un numero limitato di alunni con bisogni educativi speciali per i quali vengono elaborati dei piani didattici personalizzati, condivisi da tutto il Consiglio di Classe e aggiornati annualmente. Per gli studenti stranieri da poco in Italia viene attivato un corso di italiano L2, prima per la comunicazione interpersonale e per l'integrazione scolastica e sociale, poi per lo studio delle discipline. Viene realizzata una progettazione iniziale per obiettivi minimi e sono previsti tempi più lunghi per il raggiungimento degli stessi. Nel corso di tutto l'anno scolastico sono approntati interventi di sostegno e un costante monitoraggio dei progressi avvenuti rispetto al livello di partenza. È offerto, in collaborazione con l'ASL di zona, un presidio psicologico (Free Student Box) a tutti gli alunni, le famiglie, i docenti col fine di favorirne il benessere.

 

Punti di debolezza

  • Non sono emersi.

 

Recupero e potenziamento

Punti di forza

  • Non sono presenti a scuola gruppi che mostrano maggiori difficoltà di apprendimento. Per sopperire alle lacune degli studenti vengono offerti regolarmente corsi di recupero i cui risultati vengono monitorati all'interno della classe e, alla fine del primo quadrimestre, con verifiche per classi parallele. L'istituto offre corsi di potenziamento e possibilità di partecipare a gare per quanto riguarda le materie caratterizzanti (matematica, scienze, fisica, italiano, greco). Oltre all'organizzazione di corsi di recupero, in aula vengono effettuate pause didattiche e vengono elaborati percorsi per il recupero individuale.

 

Punti di debolezza

  • Non sono emersi.

Composizione del gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI):

  • Dirigente scolastico
  • Docenti Curriculari
  • Personale ATA
  • Famiglie
  • Ogni addetto del servizio sanitario nazionale che si occupi del caso
  • Educatori, assistenti sociali, riabilitatori, assistenti ABA…
Definizione dei progetti individuali

Processo di definizione dei Piani Educativi Individualizzati (PEI):
Il PEI è redatto per tutti gli alunni con disabilità in base alla L. 104/92 e al DPR 24/2/94. in apposita riunione del consiglio di classe, che ne è titolare all'inizio dell'anno. In riferimento alle specifiche diagnosi di disabilità, situazioni di disagio e necessità di alunni con bisogni educativi speciali si elaborano PEI, PDP e BES. In tali documenti vengono individuati

  • obiettivi specifici di apprendimento e relative strategie didattiche
  • obiettivi educativi e relative strategie educativo/didattiche iniziative (laboratori, progetti, stages) relative al progetto di vita dell’alunno finalizzate all’inserimento nel mondo lavorativo
  • iniziative formative coordinate tra istituzioni scolastiche e realtà socio assistenziali o educative territoriali

I vari tipi di percorsi didattico educativo sono finalizzati a rispondere ai bisogni individuali, monitorare la crescita della persona e il successo delle azioni intraprese, favorire il successo della persona nel rispetto della sua individualità.

Soggetti coinvolti nella definizione dei PEI:
È redatto congiuntamente (responsabilità condivisa in tutte le sue fasi) dalla Scuola e dai Servizi socio-sanitari che hanno in carico l’alunno e condiviso dalla famiglia. Le varie figure dell'istituto concorrono alle pratiche inclusive

  • Dirigente scolastico: svolgere attività di coordinamento fra tutti i soggetti coinvolti; convocare e presiedere le riunioni collegiali; prendere visione del PDP/PEI
  • GLI: Rilevazione dei BES presenti nella scuola; Monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; Elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusione), riferito a tutti gli alunni con BES.
  • Consigli di classe: Esaminare e valutare la situazione educativa, formativa ed inclusiva di ogni singolo alunno; discutere, redigere e approvare i P.E.I. e i P.D.P. in presenza dei medici dell’ASL, degli educatori, gli assistenti e famiglia dell’alunno che manifesta B.E.S.
  • Docenti di sostegno: Partecipazione alla programmazione educativo-didattica; Supporto al consiglio di classe nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive; Interventi sul piccolo gruppo; Coordinamento, stesura e applicazione del Piano di Lavoro (PEI e PDP).
  • Assistente educatore: Collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo; Partecipazione alla continuità nei percorsi didattici.  
  • Collegio Docenti: Deliberare il Piano annuale per l’Inclusività; Aderire ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale.
  • Funzioni Strumentali: Collaborazione attiva alla stesura del Piano Annuale dell’Inclusione.  
  • Personale ATA: Prestare assistenza agli alunni disabili ove necessario.  

 La scuola si coordina con i diversi servizi esistenti sul territorio, tenendo conto di:

  • PEI
  • disponibilità di supporto per i servizi alla persona (trasporto, assistenza, servizi educativi);
  • esigenza di svolgere i tirocini di orientamento al lavoro (stages);
  • disponibilità di risorse dell’Ente locale

MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE

Ruolo della famiglia:
Le famiglie vengono coinvolte attivamente nelle pratiche inerenti all’inclusività. Sono punti di partenza fondamentali nella costruzione del patto educativo scuola-famiglia le modalità di contatto, la presentazione e la conoscenza della situazione familiare e delle specifiche esigenze della stessa, la gestione della presa in carico degli alunni (in modo particolari degli alunni delle classi prime). Tali elementi sono fondamentali per operare attraverso una collaborazione costante ed una progettazione condivisa. Le famiglie partecipano agli incontri periodici e collaborano alla costruzione del progetto di vita di ciascun alunno (PEI e PDP), nelle forme istituzionali e non

Modalità di rapporto scuola-famiglia:

  • Informazione-formazione su genitorialità e psicopedagogia dell'età evolutiva
  • Coinvolgimento in progetti di inclusione
  • Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

RISORSE PROFESSIONALI INTERNE COINVOLTE

Docenti di sostegno Partecipazione a GLI
Docenti di sostegno Rapporti con famiglie
Docenti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Docenti di sostegno Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori, ecc.)
Docenti curriculari (Coordinatori di classi simili) Partecipazione a GLI
Docenti curriculari (Coordinatori di classi simili) Rapporti con famiglie
Docenti curriculari (Coordinatori di classi simili) Tutoraggio alunni
Docenti curriculari (Coordinatori di classi simili) Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
Personale ATA Progetti di inclusione/laboratori integrati

 

RAPPORTI CON SOGGETTI ESTERNI

Unità di valutazione multidisciplinare Analisi del profilo di funzionamento per la definizione del progetto individuale
Unità di valutazione multidisciplinare

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

Unità di valutazione multidisciplinare Procedure condivise di intervento su disagio e simili
Associazioni di riferimento Procedure condivise di intervento per il Progetto individuale
Associazioni di riferimento Progetti territoriali integrati
Associazioni di riferimento Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo per l’inclusione territoriale Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità
Rapporti con GLIR/GIT/ Scuole polo per l’inclusione territoriale Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili
Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo per l’inclusione territoriale Procedure condivise di intervento sulla disabilità

RAPPORTI CON SOGGETTI ESTERNI

Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo per l’inclusione territoriale Procedure condivise di intervento su disagio e simili
Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo per l’inclusione territoriale Progetti territoriali integrati
Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo per l’inclusione territoriale Progetti integrati a livello di singola scuola 

VALUTAZIONE, CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
Criteri e modalità per la valutazione

La valutazione è coerente con i percorsi personalizzati (P.E.I., P.D.P., P.S.P.), che costituiscono gli strumenti operativi di riferimento per  le  attività  educative  e didattiche a favore dell’alunno con B.E.S. I criteri di valutazione espressi nei PDP privilegeranno i processi di apprendimento rispetto alla performance. Nella verifica e nella valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza dell’alunno e verificano quanto gli obbiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti.

Relativamente a percorsi personalizzati i consigli di classe:

  • Concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e di competenze
  • Individuano modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili se possibili a quelli del percorso comune
Torna su